A tu per tu con il capitano. Sono ormai trascorse due settimane dall'ultima gara ufficiale della stagione per la Casa Culturale: in attesa di notizie più certe sul futuro della formazione di Ponte a Egola, abbiamo fatto quattro chiacchiere con Irene Volterrani, palleggiatrice e simbolo della Casa Culturale.
Dai un voto a questa stagione sportiva..
Direi 8.5! L'annata è cominciata bene, poi c'è stata qualche battuta di arresto a causa dei tanti infortuni con cui abbiamo dovuto fare i conti. E' stata dura soprattutto allenarsi in poche come ci è successo quest'anno sia a livello tecnico che psicologico; tutto sommato però, tralasciando qualche partita storta, io e lei mie compagne abbiamo sempre cercato di dare il massimo. A tale proposito, non posso che ringraziarle per l'impegno e l'attacamento che hanno dimostrato!
La partita più bella e la più brutta del campionato..
La partita più brutta è stata sicuramente la trasferta a Lucca, è stato incredibile, siamo scese in campo e sembrava di non avere mai giocato a pallavolo (sto cercando ancora di rimuoverla) Di belle invece ce ne sono state tante, ricordo la vittoria a bellaria e quella col discobolo, però quella più recente e più significativa è stata quella col peccioli 3 a 2, dove era da ben 4 partite che non vincevamo e non riuscivamo più a trovare il nostro ritmo e la continuità, è stata una vittoria di gruppo, dove ognuna si è messa a disposizione della compagna.
Hai dei rimpianti sul piazzamento finale?
Come dicevo prima, a causa degli infortuni è stato molto difficile allenarsi: nonostante tutto, però, è già il secondo anno che raggiungiamo i playoff. Probabilmente, se fossimo state al completo, li avremmo affrontati con ben altro spirito, ma il fatto di esserci arrivate anche quest'anno è motivo di orgoglio e di soddisfazione personale.
Resterai alla Casa Culturale? Ci sono già delle conferme?
Qualche conferma c'è già. Le ragazze che si sono infortunate stanno recuperando e speriamo che possano rientrare prima possibile, ma intanto stiamo cercando qualche ragazza per rinforzare l'ossatura della squadra. Io sono felice di rimanere e di dare il mio contributo a livello tecnico e soprattutto personale. Da capitano non posso che ringraziare le mie compagne per il supporto che mi hanno dato quando ci sono state situazioni difficili, siamo come una grande famiglia e nello spogliatoio c'è grande stima, rispetto e sopratutto amicizia.